Seveso

CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICO AMBIENTALE DI CORSO MARCONI E VIA MANZONI A SEVESO (MI) Il concorso, del 1996, si prefiggeva l’intento di intervenire su un vuoto urbano derivante dalla demolizione di una vecchia scuola, ed utilizzato come parcheggio, allo scopo di creare un nuovo spazio aperto, capace di caratterizzare il centro di Seveso, dandogli una nuova identità morfologica, qualità urbana, ecologica e sociale. La lettura del luogo portò ad alcuni punti di partenza:
  • mancanza di memoria e di identità del luogo;
  • mancanza di proporzioni fra lo spazio aperto e gli spazi costruiti;
  • elementi dell’area da valorizzare ed elementi a scala comunale parte della storia del luogo;
  • deficit di funzioni pubbliche, culturali e ricreative, che permettesse all’area di vivere durante tutta la giornata e di diventare il centro del paese;
  • opportunità e possibilità di una parziale pedonalizzazione di corso Marconi, come presupposto di qualunque progetto.
Il progetto indicava un’immagine di piazza ed un percorso funzionale che potesse insediarvi le funzioni pubbliche: una sala civica polifunzionale con annessa una saletta espositiva, perché la piazza potessa diventare il luogo delle manifestazioni culturali cittadine; un porticato/galleria espositiva, usufruibile anche come passaggio pubblico coperto, e luogo espositivo all’aperto; una tabaccheria con bar soprastante perché la fruibilità continuasse anche tutte le sere; un’edicola, uno spazio per il gioco dei bambini ed un’area verde, perché ci potesse essere il posto per leggere, per aspettare, per rilassarsi, per incontrarsi. Le memorie del luogo, alcune immediate, altre a scala territoriale, generavano il progetto: assi, rotazioni, scorci principali, direzioni, rimandavano al ricordo di elementi naturali o storici del territorio oppure alla valorizzazione dei pochi elementi forti dell’area di progetto. Una grande rampa asimmetrica divideva gli spazi funzionali e trovava, lungo il suo percorso, le occasioni di uso collettivo: da una parte l’area di sosta a verde pubblico, dall’altra il “foyer” della sala civica con le funzioni culturali, in fondo l’ingresso del bar panoramico. La divisione dello spazio pubblico da quello ancora percorribile in auto era attraverso una lunga fontana, che nasceva dalla sala civica e, dopo un percorso sinuoso che ricordava quello cittadino del torrente Seveso, sfociava in una grande vasca. Il progetto fu premiato come secondo classificato.