Taino

CONCORSO DI IDEE PER LA SISTEMAZIONE DI PIAZZA S.STEFANO A TAINO (VA) Taino ha una storia da raccontare: è una storia di lavoro duro, di emigrazione, di agricoltura, di bachi da seta, di manifatture tessili, di esplosivi, di guerra. Taino ha una storia antica che ancora si vede nelle vie strette del centro, nel dritto filare che conduce a villa Serbelloni, nella piazzetta di S.Stefano. Ma, come gran parte delle cittadine italiane, sembra essersi dimenticata della sua storia: la piazza del Municipio non ha proporzione a causa di un'edificazione sul lato sud ed è tagliata in due e compromessa nella sua unitarietà dall'attraversamento della strada provinciale, le strette vie del centro storico sono tutte percorse dalle automobili che ne pregiudicano i rapporti di piccolo vicinato e commercio, la piazza della chiesa è ridotta a parcheggio. Però spostare un parcheggio non è difficile quanto pedonalizzare un centro storico o spostare la via di attraversamento principale. La sistemazione della piazza S.Stefano, quindi, risulta essere, fra i tre lotti proposti dal concorso, quello che ha le più concrete possibilità di una sistemazione definitiva: ecco perchè, fra i tre temi proposti si è scelto di intervenire su questo lotto. Non c'era necessità di grandi interventi per riqualificare la piazza, che era già ben caratterizzata dalla bella cortina edilizia esistente, dall'importante volume della chiesa e del suo antico campanile, e, soprattutto, dalla balconata che si apre sulla splendida vista a 180°, che spazia dalla rocca di Angera, alla striscia del lago Maggiore al Monte Rosa, al Mottarone, ed ai monti della val Vigezzo. Tutto questo andava solo valorizzato ed a questo scopo si proponeva un percorso pedonale chiuso ad anello che parte dalla balconata della chiesa e, per mezzo di un piccolo anfiteatro panoramico, connetteva la piazza con via Sist recuperando la scalinata con portale settecentesco esistente e, attraverso una terrazza sotto la balconata della chiesa, ai vari livelli del parcheggio. Una nuova strada carrabile di servizio al parcheggio collegava via Sist con via Oberdan, mantenendo la percorribilità del centro storico. Nella piazza l'acqua sgorgava da una fessura su tutta la lunghezza di un lungo e basso muro. Da un lato un percorso era ritmato da quadri/bacheche che raccontavano la storia del paese: 26 storie come il 26 dicembre, festa di S.Stefano, patrono del paese a cui è dedicata la chiesa. Dall’altro lato una fontana era chiusa, verso la piazza, da una lunga seduta luminosa. La fontana, come manufatto urbano, invitava a girare intorno all’edificio della chiesa, fino a godere del panorama verso il lago.