Visione

Il bello di essere architetto è che puoi camminare nei tuoi sogni. - Harold Wagoner - L’architettura è passione, dove convergono logica, ragione, ma anche sentimenti ed emozioni. Il progetto parte dalla lettura e conoscenza del contesto in cui opera:
  • una lettura storica, per conoscere ed apprezzare le trasformazioni ed i rimaneggiamenti operati nel corso del tempo, allo scopo di riconoscere quanto resta di originale nello stato di fatto;
  • una lettura tipologica, per mettere in relazione il manufatto od il luogo e gli altri manufatti o luoghi significativi;
  • una lettura tecnologica, per ricostruire le modalità costruttive del manufatto per analizzarne lo stato in essere e le eventuali tecniche di intervento.
L'analisi del contesto permette di individuare gli elementi costitutivi dell’oggetto dell’intervento o del luogo per riconoscerne, se è il caso, un’importanza ed attualità che meritino di essere riproposti o reinventati. Il rispetto del luogo parte da un giudizio di merito, non è un rispetto che vale sempre e comunque, ma, al contrario, nasce dall'analisi e dalla conoscenza del contesto. Ciò permette di valutare quali sono le caratteristiche del contesto che sono meritevoli di essere affrontate con un approccio puramente conservativo, quali sono meritevoli di essere riproposte o ricordate con un linguaggio attuale, e quali, invece è giusto negare o dimenticare. Il rispetto del luogo è inteso anche come rispetto dell'ambiente, come uso di tecniche e materiali compatibili con il contesto, e privilegiando quelli facenti parte delle tradizioni locali. Il progetto risponde a molteplici esigenze:
  • avere memoria di qualcosa che era costitutivo e non lo è più, attraverso modi e tecniche di oggi;
  • scoprire nuovi significati, nuovi linguaggi, in quanto progetto contemporaneo;
  • toccare le corde dei sentimenti e delle emozioni e non solo quelle della ragione;
  • ricordare, con chiarezza compositiva, quello che il tempo e la noncuranza hanno dimenticato;
  • dare riconoscibilità ai luoghi trasformandoli in fulcro di interesse ed attività;
  • rispondere a bisogni quantitativi (carenza di spazi, di servizi, di infrastrutture, ecc.), o qualitativi (degrado, uso improprio, ecc.).
Il progettista dà forma a programmi ed esigenze che sono stati immaginati, a volte, indipendentemente da lui. Inoltre le aree o gli edifici oggetto di progettazione sono spesso soggetti al controllo degli organi preposti (Soprintendenza, Esperti Ambientali, A.S.L., Vigili del Fuoco, ecc.). Il progetto dialoga e si confronta con il committente e gli eventuali organi di controllo, per:
  • monitorare la rispondenza al programma iniziale di obiettivi e strategie;
  • rivedere le strategie in corso di progetto;
  • verificare la rispondenza alla normativa ed alle indicazioni degli organi di controllo;
  • controllare il rispetto dei limiti di spesa;
  • informare sull'andamento e sui problemi nell'esecuzione delle opere.
Il progetto, quindi, viene svolto in maniera dialettica e di confronto con il committente e con gli organi di controllo, presentando ed analizzando i valori incrociati che diverse soluzioni possono portare.