{"id":77,"date":"2011-07-15T18:20:10","date_gmt":"2011-07-15T16:20:10","guid":{"rendered":"http:\/\/www.gattanasio.it\/?p=77"},"modified":"2011-09-06T10:10:05","modified_gmt":"2011-09-06T08:10:05","slug":"taino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.gattanasio.it\/2011\/07\/15\/taino\/","title":{"rendered":"Taino"},"content":{"rendered":"CONCORSO DI IDEE PER LA SISTEMAZIONE DI PIAZZA S.STEFANO A TAINO (VA)\r\n\r\nTaino ha una storia da raccontare: \u00e8 una storia di lavoro duro, di emigrazione, di agricoltura, di bachi da seta, di manifatture tessili, di esplosivi, di guerra.\r\nTaino ha una storia antica che ancora si vede nelle vie strette del centro, nel dritto filare che conduce a villa Serbelloni, nella piazzetta di S.Stefano. Ma, come gran parte delle cittadine italiane, sembra essersi dimenticata della sua storia: la piazza del Municipio non ha proporzione a causa di un'edificazione sul lato sud ed \u00e8 tagliata in due e compromessa nella sua unitariet\u00e0 dall'attraversamento della strada provinciale, le strette vie del centro storico sono tutte percorse dalle automobili che ne pregiudicano i rapporti di piccolo vicinato e commercio, la piazza della chiesa \u00e8 ridotta a parcheggio.\r\nPer\u00f2 spostare un parcheggio non \u00e8 difficile quanto pedonalizzare un centro storico o spostare la via di attraversamento principale. La sistemazione della piazza S.Stefano<\/strong>, quindi, risulta essere, fra i tre lotti proposti dal concorso, quello che ha le pi\u00f9 concrete possibilit\u00e0 di una sistemazione definitiva: ecco perch\u00e8, fra i tre temi proposti si \u00e8 scelto di intervenire su questo lotto.\r\n\r\nNon c'era necessit\u00e0 di grandi interventi per riqualificare la piazza, che era gi\u00e0 ben caratterizzata dalla bella cortina edilizia esistente, dall'importante volume della chiesa e del suo antico campanile, e, soprattutto, dalla balconata che si apre sulla splendida vista a 180\u00b0, che spazia dalla rocca di Angera, alla striscia del lago Maggiore al Monte Rosa, al Mottarone, ed ai monti della val Vigezzo.\r\n\r\nTutto questo andava solo valorizzato ed a questo scopo si proponeva un percorso pedonale<\/strong> chiuso ad anello che parte dalla balconata della chiesa e, per mezzo di un piccolo anfiteatro panoramico, connetteva la piazza con via Sist recuperando la scalinata con portale settecentesco esistente e, attraverso una terrazza sotto la balconata della chiesa, ai vari livelli del parcheggio. Una nuova strada carrabile<\/strong> di servizio al parcheggio collegava via Sist con via Oberdan, mantenendo la percorribilit\u00e0 del centro storico.\r\n\r\nNella piazza l'acqua sgorgava da una fessura su tutta la lunghezza di un lungo e basso muro. Da un lato un percorso era ritmato da quadri\/bacheche<\/strong> che raccontavano la storia del paese: 26 storie come il 26 dicembre, festa di S.Stefano, patrono del paese a cui \u00e8 dedicata la chiesa. Dall\u2019altro lato una fontana era chiusa, verso la piazza, da una lunga seduta luminosa<\/strong>. La fontana, come manufatto urbano, invitava a girare intorno all\u2019edificio della chiesa, fino a godere del panorama verso il lago.\r\n\r\n\n\n \t
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