{"id":102,"date":"2011-07-15T20:10:55","date_gmt":"2011-07-15T18:10:55","guid":{"rendered":"http:\/\/www.gattanasio.it\/?p=102"},"modified":"2011-08-29T15:13:54","modified_gmt":"2011-08-29T13:13:54","slug":"trezzo-centrale-taccani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.gattanasio.it\/2011\/07\/15\/trezzo-centrale-taccani\/","title":{"rendered":"Trezzo, Centrale Taccani"},"content":{"rendered":"RISTRUTTURAZIONE DEL SALONE LIBERTY E SISTEMAZIONI ESTERNE DELLA CENTRALE TACCANI A TREZZO SULL\u2019ADDA.\r\n\r\n\u00c8 opinione ormai diffusa che anche il passato abbia qualcosa da insegnare, un'occasione concreta per rivisitare la nostra storia. Ci poniamo il problema di salvare quei manufatti che sono testimonianza di un'epoca e riconsegnarli alla storia civile e sociale con un nuovo destino.\r\n\r\nLa centrale elettrica Taccani \u00e8 uno di questi manufatti che ci ricorda l'epoca grandiosa della seconda rivoluzione industriale e dell'inizio dello sfruttamento delle acque per produrre energia.\r\nGli ingg. Covi e Semenza progettarono le opere idrauliche, elettriche e tecniche in genere, e l'arch. Gaetano Moretti ebbe il compito di dare una \u201cveste\u201d artistica, integrata con l'ambiente, a quelle concezioni idrauliche all'avanguardia.\r\nL'edificio, inaugurato nel 1906, \u00e8 esempio importante dell'architettura eclettica dell'area milanese. Moretti riusc\u00ec a fondere una concezione tecnologica moderna con il paesaggio naturale e storico, inserendo l'intero impianto idraulico in modo equilibrato nel paesaggio, senza disturbarlo con il suo apparato tecnologico. Nello stesso tempo non si tratta di un'operazione mimetica, e la prova sta nel fatto che questo edificio \u00e8 molto noto e su tutti i libri di storia come importante esempio di Liberty.\r\n\r\nLa centrale \u00e8 tuttora funzionante, ma \u00e8 stato dismesso l'uso del salone Liberty. Il salone ha pianta rettangolare regolare di circa 41x17 metri, un'altezza interna di circa 13 metri ed una superficie di poco meno di 700 mq. L'Amministrazione Comunale di Trezzo sull'Adda, anni fa, aveva manifestato interesse per l'uso di questo spazio, con l'idea di creare uno spazio culturale, compatibile ed adeguato al luogo in cui si trova, ma che avesse, nello stesso tempo, massima flessibilit\u00e0 d'uso.\r\n\r\nLo studio di fattibilit\u00e0 ipotizzava di lavorare molto sul contenitore e poco sul contenuto, poich\u00e9 questo contenitore potr\u00e0 essere riempito di tanti contenuti diversi che in questo momento si possono solo parzialmente ipotizzare.\r\nEsiste una suggestione del luogo e dell'edificio in s\u00e9 ed esiste anche un'emozione che si prova entrando nel Salone Liberty, causata dalle dimensioni fuori scala, dalla copertura in ferro e cotto, dallo scalone in marmo in fondo: lo studio non voleva perdere queste suggestioni.\r\n\r\nSi proponeva di realizzare nel Salone Liberty due corpi\/servizi adiacenti all'ingresso principale ed un soppalco che creava un piano ammezzato, affiancandosi alla struttura esistente con un distacco di circa 50 cm.\r\nUn grande pannello espositore ostruiva la visione della sala dalla reception. Superato questo, la sala appariva in tutta la sua maestosit\u00e0.\r\nA sinistra dei setti creavano tre spazi uguali, chiusi da pareti mobili, che potevano diventare, all'occorrenza, parte della sala stessa, oppure essere isolati per piccole lezioni, o proiezioni, ecc., oppure essere spazi di servizio per l'evento in sala.\r\nA destra lo stesso soppalco, con una forma pi\u00f9 sinuosa, creava al piano terra i necessari spazi di magazzino, anch\u2019essi, all\u2019occorrenza, integrabili con la sala.\r\nIl semplice cambiare l'allestimento interno permetteva usi molto diversi dello spazio.\r\nAll'esterno venivano trasferite le memorie sulle attivit\u00e0 di produzione dell'energia, con un percorso che incontrava elementi dei quella storia e strutture informative che introducevano a quel mondo produttivo che scompare.\r\nLo studio di fattibilit\u00e0 non ebbe un seguito progettuale.\r\n\r\n\n\n \t
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